Io sono sempre stato lì e l'unica cosa che volevo sentire era "mi dispiace".
Io sono sempre stato lì e l'unica cosa che volevo sentire era "mi dispiace".
voglio essere la tua persona preferita, voglio che tu mi fotta il cervello.
voglio ciò che gli altri non vedono di te, il tuo lato nascosto, voglio esserne ossessionata.
Non riesco a smettere di pensare a come la mia ossessione per dimagrire mi abbia tolto quelli che dovrebbero essere stati gli anni migliori dela vita, la mia adolescenza
E c'è anche questa domanda che mi continua a tormentare: mi abbandonerà mai questa ossessione?
ci dicevamo fosse amore
continuavamo a parlare di un noi
ma era davvero amore il nostro
tutti ci guardavano male e non ci volevano insieme
e noi
beh noi c'è ne siamo sempre fottuti no?
questo dove ci ha portato dimmelo
ora che siamo sul fondo
dimmelo
ci amiamo ancora o amiamo la nostra sofferenza
Vivo in un senso di vuoto chiamato ossessione
Sembra quasi di stare in una prigione
Piena di colpe, paure e tristezza
Non mi sento più la stessa
Quando penso alla cura
Perdo la ragione
Dico che la ragione di tutto questo sei tu
Ma non ci voglio pensare
A tutto il dolore
Che provo ma non sento
Per me non conta il resto
Elisa Mazzaglia, 17/10/2020
Dapprima è solo un semplice pensiero...bisogna fare molta attenzione a non farlo diventare un'ossessione perché poi diventa un bisogno irrefrenabile.
Sono così forte
Ma sento che con te
Il mio castello di fortezza
Possa crollare
Da un secondo all’altro
Come se fosse la cosa più debole
La cosa più volubile
Io con te
Sono sempre in bilico
Fra viverti
e perderti.
Perché non sono in grado di relazionarmi con alcune persone senza diventarne ossessionata?
Com'è possibile che io mi ritrovi in fibrillazione in attesa di un messaggio come se avessi di nuovo quindici anni?
Sono quelli attimi di gentilezza che mi fanno tornare sui miei passi..ma prima o poi arriverò a destinazione,peccato che non è il tuo cuore ma la mia distruzione
OSSESSIONE INCONSCIA.
l’ossessione è collegata alla perfezione.
All’incapacità.
Una sorta di incapacità di vivere, un incubo continuo.
Ossessione di raggiungere le emozioni al massimo.
Di sentire tutto in tutta la sua potenza distruttiva
Ossessione nelle scelte: l’ossessione di poter scegliere ció che non è giusto.
Il senso morale.
Gli istinti.
L’ossessione di seguirli entrambi, alternati.
In bilico, tra una scelta e l’altra, tra una bugia e l’altra, tra un’ossessione e l’altra, in bilico tra la terra e il vuoto. La vita e la sopravvivenza.
Ossessione di voler vivere per forza in un determinato modo.
L’ossessione di avere il controllo su tutto, e ritrovarsi a perderlo perché si è umani.
Umani.
Ecco: non concedersi di essere umani.
In realtà poi, l’essere umano è complesso già di suo
Ma figuriamoci se a questo ci aggiungiamo delle fosse.
Fosse vuote. Fosse piene di sbagli. Fosse piene di colpe.
L’ossessione di doversi per forza incolpare.
Un qualcosa di così relativo, e per questo frutto di continua ricerca tra cosa è giusto e cosa no.
Ma chi lo sa?
Ah, io no.
Io assolutamente no.
L’instabilità del relativismo umano.
Le scelte.
Le possibilità: di sbagliare o di fare la cosa giusta.
Ossessione perché è un continuo paradosso e non si sa mai cosa scegliere.
Ossessione per la memoria. ossessione per il vuoto.
Ossessione per l’arte.
In tutte le sue forme.
Per la bellezza. Per la vita.
Ossessionato dalla vita.
Ossessione paradossale.
Ossessione per l’angoscia.
Per il dolore.
Per la disperazione.
Per il voler controllare le proprie emozioni, ritrovandosi a fallire.
Il fallimento, l’ossessione per il fallimento.
Delusione.
Delusione che si ripresenta costante, come un’ossessione.
Ossessione per l’idealizzazione.
Così idea perfetta nella sua imperfezione: all’inizio.
Così verso il basso: alla fine.
L’ossessione di farsi sopraffare dalle idee. Dai pensieri.
I pensieri sono una sorta di oppressione compulsiva.
Ossessione per il cibo.
Eccessi.
Eccessi continui.
Così come nella vita.
È tutto frutto di un’ossessione, di una passione.
Ossessione per la noia.
Ossessione per comportamenti che si ripetono
Ossessione per la ricerca costante e incessante delle parole giuste da pronunciare.
Per esprimersi al meglio
Ma in realtà , cosa si vuole dire davvero?
Quello che voglio dire è già frammentato, se poi lo si aggiunge a quello che arriva all’altro è la fine.
Il relativismo umano. Le esperienze.
Ossessione per il conto delle esperienze che si sono fatte nella propria vita.
E ritrovarsi a pensare che quello che ci hanno formato non sono altro che le esperienze negative.
I traumi o microtraumi. O non per forza.
Se ci sono traumi potresti avere l’ossessione per l’incubo.
L’ incubo che se ne va: ossessione.
L’incubo che torna, incessante: ossessione.
Inferno.
Pero l’ossessione ha un certo fascino.
Cazzo se ha fascino.
Ossessione per una certa melodia di una canzone che smuove delle corde particolari del tuo corpo e della tua anima.
Forse l’ossessione non è così male...
Anche il proibito ha un certo fascino.
L’impossibile.
Ciò che è sbagliato.
Andare oltre se stessi.
Andrare oltre i propri limiti.
Pur essendo incapaci.
E svogliati.
Ma perfezionisti nell’imperfezione.
Che casino però eh.
Ossessione per le cose complicate, che se no ti annoi no?
ossessione per l’immaginazione.
Per la magia.
Ossessione per la pazzia.
La pazzia nell’aver paura di impazzire.
Ossessione nel riconoscersi nella pazzia.
Ma anche nella razionalità ossessiva.
Fanculo
segui spietatamente le tue più intense ossessioni...
Franz Kafka
Luchino Viconti’s “Ossessione” (1943) - Starring Massimo Girotti and Clara Calamai. Visconti’s first film, an adaptation of James M. Cain’s “The Postman Always Rings Twice” (The US version was released in 1965). For copyright reasons and Fascist Italy oppression of Visconti’s work, “Ossessione” wasn’t shown in the US until 1976.
No, non è amore quello che senti si chiama Ossessione, un’illusione nella tua testa che ti fa fare cose. Così funziona il cuore.
- Obsesion
pasquetta con io che non riesco ad uscire da un qualsiasi punto vendita senza un prodotto skincare